Milano, caldo infernale in asili e centri estivi: “Installati i primi condizionatori. Non basta, bisogna rimborsare le famiglie”


Caldo rovente
Milano, 4 luglio 2025 – La buona notizia è che il caldo torrido dovrebbe avere le ore contate, almeno stando alle previsioni meteo che profilano un weekend di temporali e crollo delle temperature. La cattiva notizia è che bambini e personale educativo di nidi e materne e dei centri estivi cittadini da giorni si sono trovati a fronteggiare un clima infernale. Da un lato la preoccupazione e la rabbia dei genitori (che in alcuni casi si sono mossi in autonomia procurando ventilatori per le strutture), dall’altro l’esasperazione del personale educativo, anch’esso sfinito dalle temperature roventi di Pluto. Una situazione che ha scatenato – inevitabilmente –polemiche (anche politiche).
La petizione onlineNella petizione online (“Emergenza caldo negli asili nido e scuole dell’infanzia comunali di Milano”) sul sito del Comune di Milano un gruppo di genitori nei giorni scorsi ha denunciato “la scarsità di mezzi di rinfrescamento delle aule, in un contesto climatico che da anni non può più essere considerato eccezionale”. “Con l’arrivo dell’estate – e in particolare nei mesi di giugno e luglio – le temperature nelle aule raggiungono livelli intollerabili, trasformando gli ambienti scolastici in vere e proprie serre. I bambini, ancora molto piccoli e dunque più vulnerabili, ne risentono pesantemente: sudano in continuazione, sono spossati, dormono male, e alcuni arrivano addirittura ad avere la febbre a fine giornata. Anche il personale educativo lavora in condizioni estremamente difficili, con ricadute inevitabili sul benessere generale e sulla qualità del servizio” hanno spiegato nella petizione, che ha superato le 4.100 firme. Qualcosa, va detto, negli ultimi giorni si è mosso: dopo le proteste da Palazzo Marino è scattata l’installazione dei primi condizionatori nei centri estivi (che andranno avanti fino a oltre metà luglio). Ma la polemica è tutt’altro che chiusa.
"Ora il Comune rimborsi le famiglie”"Dopo settimane di pressioni, petizioni e proteste - ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d’Italia Riccardo Truppo in un incontro a Palazzo Marino – il Comune sta finalmente installando i primi condizionatori nei centri estivi. È un risultato importante, ma non sufficiente. In molte scuole, i ventilatori sono stati comprati dai genitori con soldi propri, su richiesta degli insegnanti, per cercare di proteggere i bambini dal caldo estremo. Alcuni piccoli hanno accusato colpi di calore con febbri fino a 40 gradi. Ora il Comune deve fare un passo in più: rimborsare immediatamente le famiglie. E il 14 luglio, in sede di Bilancio, porteremo in Aula una richiesta formale di copertura economica per questo scopo. Milano non può continuare a ignorare i suoi figli più piccoli. È una questione di civiltà e rispetto".
"Siamo nel pieno di un’ondata di calore eccezionale, ma il Comune di Milano resta immobile - ha aggiunto Deborah Dell’Acqua, vice coordinatore FdI Milano -. Nessuna ordinanza, nessun piano di emergenza. Asili senza aria condizionata, RSA con impianti inadeguati, disabili prigionieri su mezzi pubblici bollenti e inadeguati". Andrea Mascaretti, deputato FdI, ha concluso: "L’Amministrazione Sala investe milioni in colonnine elettriche per auto da 50.000 euro, ma non adegua gli impianti elettrici delle scuole dove bambini e lavoratori rischiano malori per il caldo. Nelle scuole come nei cantieri comunali, la tutela dei lavoratori è inesistente".
Il Giorno